Usi una mascherina in TNT? Ecco la verità su quanta protezione offre davvero

Quando indossi una mascherina in TNT (tessuto non tessuto), stai utilizzando un dispositivo ampiamente diffuso per la protezione delle vie respiratorie, specie in ambito civile e sanitario. La caratteristica principale di questa tipologia è la costruzione multistrato: tipicamente si tratta di mascherine chirurgiche, realizzate sovrapponendo almeno tre strati di materiale filtrante, grazie alla combinazione di tecnologie di filatura come Spunbond e Meltblown. Questo design conferisce al prodotto una buona resistenza meccanica e una filtrazione efficace delle micro-particelle presenti nell’aria, inclusi molti agenti patogeni, batteri e virus.

Struttura e materiali: cosa rende efficace la mascherina in TNT

La mascherina in TNT viene progettata con un multistrato filtrante noto come SMS, sigla che identifica la sequenza Spunbond-Meltblown-Spunbond. Lo strato esterno conferisce robustezza e protezione idrofoba, quello intermedio (Meltblown) è responsabile dell’azione filtrante grazie alla finezza delle microfibre (1-3 micron), mentre lo strato interno si occupa del comfort e minimizza i rischi di allergia o irritazione cutanea.
Secondo le specifiche tecniche, una mascherina chirurgica monouso di tipo II o IIR può contenere anche un quarto strato centrale impermeabile, pur mantenendo una buona permeabilità all’aria. Questo consente alla mascherina di proteggere efficacemente da particelle di diametro medio di circa 4-5 micron, oltre che offrire una barriera contro fluidi e droplet, principali veicoli di trasmissione per patogeni come il virus SARS-CoV-2 della COVID-19.

Proprietà filtranti e protezione offerta: fino a che punto funziona?

Le mascherine in TNT, nella loro versione chirurgica monouso, garantiscono una protezione eccellente dal punto di vista filtrante: i modelli conformi alle normative UNI EN ISO 14683 evidenziano potere filtrante dal 95 al 99% per particelle di dimensione medio-piccola, e sono particolarmente indicate per usi medico-sanitari e per proteggere sia l’utente che le persone circostanti.
Un aspetto importante, però, è la distinzione tra il potere filtrante della barriera e la capacità di protezione “egoista” o “altruista”. Le mascherine in TNT sono spesso definite “mascherine altruiste” perché proteggono principalmente gli altri dalle secrezioni di chi le indossa, ma non offrono la stessa schermatura da aerosol fini che può garantire una mascherina FFP2 o FFP3. Tuttavia, risultano efficaci nel ridurre il rischio di contaminazione incrociata in situazioni di bassa o moderata esposizione.

Durata e limiti d’uso

  • Una mascherina in TNT monouso è efficace per un periodo limitato, generalmente tra le 6 e le 8 ore consecutive di utilizzo continuo. Superato questo tempo, i materiali tendono a perdere le caratteristiche di filtraggio e impermeabilità, rendendo necessario il cambio del dispositivo.
  • Queste mascherine non sono riutilizzabili, né lavabili: un ciclo di lavaggio compromette le proprietà meccaniche e filtranti del TNT, rendendo la mascherina inefficace dal punto di vista protettivo. È quindi fondamentale non cercare di sanificare o lavare il dispositivo per riutilizzarlo, ma sostituirlo con uno nuovo.
  • Altri limiti riguardano la tenuta sul volto: per essere realmente efficace, la mascherina deve aderire bene ai lati e coprire correttamente naso e bocca, senza lasciare spazi tra il tessuto e la pelle.

Uso corretto, contesti di protezione e rischi derivanti da un uso inadeguato

Nel panorama attuale, le mascherine in TNT vengono utilizzate non solo in ospedali o ambulatori, ma anche da cittadini comuni per ridurre la circolazione di agenti infettivi durante epidemie, stagioni influenzali o in ambienti affollati. La loro efficacia dipende, oltre che dalla qualità costruttiva, dalla modalità di utilizzo:

  • Usa sempre una mascherina integra: se danneggiata, bagnata o lacerata, la capacità di filtrazione si riduce drasticamente.
  • Indossala correttamente: coprendo sia naso che bocca e premendo la barretta nasale per una buona aderenza. Il sistema di fissaggio può essere a legacci o elastici, entrambi validi se ben posizionati.
  • Evita di toccare la mascherina con le mani durante l’uso; quando va rimossa, occorre farlo dai lacci o dagli elastici, mai dalla parte esterna, per non contaminare le mani.
  • Sostituisci il dispositivo al termine della sua durata oppure dopo averlo utilizzato in contesti ad alto rischio, come in presenza di persone sintomatiche o in ambienti sanitari.

La sensibilità allergica è un rischio minore con mascherine conformi, poiché lo strato interno solitamente è ipoallergenico e studiato per il contatto prolungato con la pelle. Tuttavia, è buona pratica idratarsi e prendersi cura della cute in periodi di uso frequente.

Normative e differenze rispetto ad altri tipi di mascherine

Affinché una mascherina in TNT possa definirsi realmente protettiva, deve rispettare parametri normativi ben precisi: la conformità alle norme UNI EN ISO 14683 garantisce lo standard tecnico per la protezione sanitaria. Solo i prodotti che posseggono questa certificazione sono idonei per l’uso sanitario; le alternative prive di certificazione possono offrire una protezione di primo livello per il cittadino, ma non sono raccomandate in situazioni di elevata esposizione o in ambienti ospedalieri.

Confronto con altre tipologie: mascherine sociali e FFP

  • Le mascherine in TNT sono preferibili alle mascherine in tessuto comune (mascherine sociali o comunitarie) per la maggiore capacità filtrante, anche se la durata è decisamente inferiore e non possono essere lavate e riutilizzate.
  • Rispetto alle mascherine FFP2 e FFP3, il livello di protezione offerto dal TNT è inferiore: le FFP sono studiate per filtrare anche le particelle aerosol di dimensioni minime, rendendole indispensabili in ambienti ad altissimo rischio, come reparti COVID o lavori industriali.

Le mascherine chirurgiche in TNT costituiscono dunque una soluzione efficace per prevenire la trasmissione di agenti patogeni in ambienti comunitari, nei trasporti pubblici, negli uffici e nei negozi, a patto di rispettare le indicazioni d’uso e le tempistiche di sostituzione. Rappresentano una barriera importante per il contenimento delle infezioni, ma esistono limiti intrinseci legati alla tipologia di materiale e alle situazioni di rischio alle quali sono esposte.

Per una protezione realmente ottimale, è essenziale scegliere mascherine certificate, adottare un comportamento responsabile e ricordare che nessun dispositivo è efficace al 100% se usato in modo improprio. L’igiene personale, il rispetto delle regole e la consapevolezza dei punti di forza e debolezza delle mascherine in TNT possono ridurre significativamente la circolazione di agenti infettivi e tutelare la salute collettiva.

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