Nel settore dell’assistenza familiare, la determinazione della retribuzione delle badanti nel fine settimana rappresenta una tematica particolarmente rilevante sia per i datori di lavoro che per i lavoratori stessi. Gli emolumenti riconosciuti il sabato e la domenica, così come nei giorni festivi, differiscono in modo significativo rispetto a quelli previsti per l’attività svolta durante i giorni feriali. Ciò avviene sia sotto il profilo delle maggiorazioni obbligatorie previste dai Contratti Collettivi Nazionali (CCNL), sia per ragioni legate all’organizzazione del lavoro domestico e al riconoscimento dei diritti al riposo settimanale.
Le normative di riferimento: il ruolo del CCNL
La disciplina che regola il lavoro domestico, e in particolare il servizio delle badanti, prevede norme dettagliate sulle modalità di impiego durante il weekend. Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro domestico stabilisce che la giornata di domenica rappresenta di norma il giorno di riposo settimanale per tutte le collaboratrici familiari, incluse le badanti conviventi e non conviventi. Tuttavia, può accadere che esistano necessità familiari tali da richiedere la presenza della badante anche la domenica o nei giorni festivi.
In tali situazioni, la legge garantisce il diritto alla corresponsione di una maggiorazione obbligatoria del 60% sulla retribuzione oraria ordinaria relativamente alle ore di servizio prestate nei giorni festivi e la domenica. Quando la badante lavora durante la giornata normalmente destinata al riposo settimanale, il datore di lavoro è altresì tenuto a riconoscere un corrispondente periodo di riposo compensativo, generalmente da godere nella giornata immediatamente successiva.
Quanto prende una badante il sabato e la domenica: esempi pratici
Esistono differenze sia economiche che normative tra il servizio svolto nei giorni feriali e quello nel weekend. Vediamo alcune delle principali variabili che incidono sul compenso.
Compenso per il sabato
Il sabato, a differenza della domenica, in genere non è considerato un giorno obbligatorio di riposo. Pertanto, la retribuzione applicata per il lavoro delle badanti il sabato corrisponde, di norma, a quella standard prevista per i giorni feriali, salvo diversi accordi stipulati nel contratto individuale. In altre parole, la badante che presta assistenza il sabato riceve una paga oraria base, che può variare in base alle mansioni svolte e al livello di inquadramento previsto dal CCNL.
Per esempio, secondo le tabelle relative alle minime retributive aggiornate al 2024 per una badante di livello CS (non convivente), il costo orario medio lordo si aggira intorno ai 7,83 euro. Nel caso dell’assunzione specifica per il weekend, per 16 ore settimanali si può raggiungere un compenso netto di circa 560 euro al mese, che arriva a 690 euro netti per 20 ore.
Compenso per la domenica e nei festivi
La domenica, come stabilito dal CCNL, comporta una maggiorazione obbligatoria sulla retribuzione delle ore lavorate, pari appunto al 60% in più rispetto alla paga oraria ordinaria. Questo significa che, laddove la paga oraria concordata sia di 7,83 euro lordi, la paga oraria per la domenica sale a circa 12,5 euro lordi per ogni ora di servizio. Per chi percepisce una paga più bassa, ad esempio 5,60 euro, la tariffa domenicale sale a 8,96 euro all’ora.
Nei casi di badante convivente, la retribuzione ordinaria si traduce in una paga mensile fissa. Lo straordinario per i servizi resi nel weekend viene riconosciuto come integrazione oraria, per esempio circa 8,86 euro lordi all’ora con una retribuzione mensile di base di 1.296,56 euro.
Altri elementi che incidono sui costi nel weekend
Quando si calcola il totale delle spettanze dovute a una badante per attività nel weekend, occorre considerare diversi fattori aggiuntivi che incidono sul netto percepito dal lavoratore e sul lordo sostenuto dal datore di lavoro.
- Contributi INPS e Cassa Colf: Per ogni ora lavorata, oltre allo stipendio lordo, il datore di lavoro è tenuto a versare i contributi previdenziali e assistenziali, che variano in base alla fascia oraria e al livello di inquadramento. Una panoramica dei costi mensili comprende non solo la retribuzione lorda, ma anche i contributi a carico della famiglia e del lavoratore, contributo a Cassa Colf, quota ferie, tredicesima mensilità e trattamento di fine rapporto (TFR).
- Gestione delle ore straordinarie: Ogni ora in più rispetto all’orario contrattuale è considerata straordinario, con la conseguente maggiorazione della retribuzione non solo per i festivi, ma anche per il superamento del limite settimanale. Nei weekend spesso si concentrano molte di queste ore.
- Diritto al riposo: Il rispetto del riposo settimanale è un obbligo di legge. Qualora la badante lavori la domenica, il datore di lavoro deve garantire un riposo equivalente in un giorno successivo. L’omissione di tale diritto determina il rischio di vertenze sindacali o sanzioni.
Importanza di una gestione trasparente e conforme
Una corretta gestione contrattuale e retributiva dell’attività delle badanti nei giorni di sabato e domenica, oltre ad essere un obbligo legale, rappresenta un elemento di tutela reciproca. Le famiglie devono conservare una documentazione dettagliata delle ore lavorate e delle relative maggiorazioni, anche per eventuali controlli ispettivi.
Le badanti hanno diritto alle tutele garantite dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che non solo protegge la retribuzione nei giorni non feriali, ma anche tutte le altre condizioni, tra cui il trattamento in caso di malattia, ferie e TFR. Inoltre, è fondamentale che il rapporto venga gestito regolarmente, con denuncia all’INPS e rispetto di tutte le procedure obbligatorie previste dalla legge italiana.
Casi particolari e confronto economico tra giorni feriali e weekend
A titolo esemplificativo, una badante assunta specificamente per il weekend (sabato e domenica), con un contratto di 16 ore a settimana (8 ore per ciascun giorno), può vedere una retribuzione netta di circa 560 euro mensili, mentre il costo totale per la famiglia, comprensivo di tutti gli oneri, può attestarsi attorno ai 795 euro. Nel caso di 20 ore settimanali, la retribuzione sale a circa 690 euro netti e un costo complessivo di circa 990 euro.
Il confronto con i giorni feriali è evidente: durante quelli, la paga oraria è minore e non sono dovute maggiorazioni, a eccezione delle ore straordinarie. Di conseguenza, il lavoro nel weekend risulta più oneroso sia per il datore sia più remunerativo per la lavoratrice o il lavoratore.
Tuttavia, la gestione precisa di questi elementi è fondamentale non solo per evitare contenziosi, ma anche per fidelizzare il personale e garantire continuità e qualità nell’assistenza.
In sintesi, conoscere e applicare correttamente le regole retributive relative al lavoro delle badanti durante il sabato e la domenica è essenziale per rispettare le norme vigenti e tutelare i diritti di tutte le parti coinvolte. Seguendo i principi del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, diventa possibile garantire non solo una remunerazione equa, ma anche la tranquillità e la legalità del rapporto di lavoro familiare.