Non lavare mai i capi idrorepellenti in questo modo: li rovini irrimediabilmente

I capi idrorepellenti, come giacche tecniche da pioggia o abbigliamento outdoor con trattamenti impermeabilizzanti, richiedono cure specifiche durante il lavaggio per preservarne la funzionalità e la durata nel tempo. Lavare questi tessuti senza le dovute precauzioni può comprometterne irrimediabilmente le proprietà tecniche, causando la perdita di impermeabilità e traspirabilità, oltre che danni strutturali alle fibre. Sono errori comuni e spesso irreversibili quelli che molti compiono seguendo pratiche sbagliate e ignorando le indicazioni tecniche riportate nelle etichette interne dei capi.

Perché è fondamentale un lavaggio corretto

La funzione idrorepellente nei capi tecnici è garantita da trattamenti superficiali o da membrane particolari integrate nei tessuti. Questi trattamenti, come il famoso Durable Water Repellent (DWR), respingono l’acqua e permettono al tessuto di rimanere asciutto e leggero. Il lavaggio eseguito in modo improprio non solo riduce la capacità di respingere l’umidità, ma può anche distruggere il rivestimento protettivo, rendendo il capo inutilizzabile per le sue finalità di protezione dagli agenti esterni.

L’acqua troppo calda, l’uso di detergenti inadatti, gli ammorbidenti, i cicli di lavaggio aggressivi e una centrifuga eccessiva sono tra i principali responsabili della perdita delle proprietà idrorepellenti. È fondamentale consultare sempre con attenzione le etichette di lavaggio cucite all’interno del capo prima di procedere con qualsiasi trattamento. Queste indicano chiaramente se il tessuto può sopportare il lavaggio in lavatrice, a mano o solo a secco, nonché i limiti di temperatura e le sostanze da evitare .

I principali errori da evitare

Ci sono pratiche apparentemente innocue che, invece, rovinano in modo definitivo i capi idrorepellenti. Questi errori sono tra i più diffusi:

  • Uso di ammorbidenti o candeggina: Le sostanze aggressive alterano le fibre e annullano l’effetto idrorepellente, lasciando il tessuto esposto a infiltrazioni e perdita di efficienza .
  • Detersivo in polvere: I residui possono intasare i pori delle membrane traspiranti e impedire il corretto funzionamento della barriera protettiva. Meglio preferire un detergente liquido specifico per capi tecnici outdoor .
  • Lavaggi a temperature elevate: Il calore eccessivo indebolisce le strutture idrorepellenti più delicate, provocando la separazione dei vari strati che compongono il tessuto tecnico. Spesso la temperatura massima consigliata è di 30-40°C.
  • Centrifuga intensa o prolungata: L’azione meccanica della centrifuga può stressare le fibre delle membrane, danneggiandole in modo permanente e causando pieghe difficili da eliminare.
  • Asciugatura ad alte temperature: L’asciugatrice troppo calda o il ferro da stiro usato impropriamente possono sciogliere letteralmente i trattamenti superficiali, rovinando il capo in modo irreversibile .

Le migliori pratiche per preservare i tessuti idrorepellenti

Dopo aver evidenziato cosa evitare, è fondamentale capire quali comportamenti adottare per prendersi cura dei capi idrorepellenti. Ecco una guida efficace e sicura:

  • Controllo dell’etichetta: Leggi sempre le indicazioni di lavaggio specifiche. La presenza di simboli come la bacinella barrata indica che il capo non va lavato in acqua, mentre la mano nella bacinella suggerisce il lavaggio a mano .
  • Pretrattamento macchie: Prima del lavaggio, è preferibile trattare le zone particolarmente sporche con una spazzola morbida e poco sapone neutro, evitando di strofinare energicamente .
  • Lavaggio delicato: Utilizza il ciclo delicato della lavatrice senza esagerare con il detergente, o esegui un delicato lavaggio manuale in acqua tiepida. Il detersivo deve essere liquido, formulato per abbigliamento tecnico, e va dosato seguendo le istruzioni del produttore .
  • Chiusura delle cerniere: Prima del lavaggio, chiudi tutte le cerniere e le chiusure a strappo per evitare che il capo si deformi o si impigli, rovinando la superficie .
  • Risciacqui multipli: È utile risciacquare due volte per eliminare completamente i residui di detersivo, che possono compromettere la traspirazione e l’efficacia della membrana .
  • Asciugatura corretta: L’ideale è fare asciugare il capo all’aria, evitando l’esposizione diretta al sole. Se è indicato in etichetta, si può usare l’asciugatrice a basso calore per una ventina di minuti, utile anche per riattivare il trattamento DWR . In alternativa, un passaggio di ferro a bassa temperatura – con un panno tra il tessuto e il ferro – aiuta a ridare vitalità all’idrorepellenza.

Manutenzione periodica e ripristino dell’idrorepellenza

Nonostante tutte le attenzioni, dopo diversi lavaggi e utilizzi il trattamento idrorepellente tende a diminuire la propria efficacia. Per riportare il capo alle condizioni originarie è spesso necessario utilizzare prodotti specifici per ripristinare l’idrorepellenza. Questi prodotti si trovano sotto forma di spray o additivi da aggiungere in lavatrice e funzionano impregnando nuovamente lo strato esterno del tessuto.

È importante sottolineare che il ripristino funziona solo se il tessuto non è stato danneggiato in modo permanente da errori durante i precedenti lavaggi. Nel caso di membrane particolarmente avanzate come il Gore-Tex, seguire le istruzioni del produttore è essenziale per non compromettere la struttura traspirante che caratterizza questi materiali tecnici.

L’uso regolare di questi prodotti, abbinato a lavaggi delicati e mirati, permette di mantenere a lungo le prestazioni di giacche antipioggia, pantaloni outdoor, scarpe tecniche e accessori impermeabili. In caso di macchie ostinate, è meglio agire solo sulla zona interessata con detergenti neutri, evitando immersioni prolungate che potrebbero pregiudicare l’uniformità della protezione idrorepellente.

Quando NON lavare mai un capo idrorepellente in acqua

Non tutti i capi possono essere lavati in acqua, nemmeno seguendo tutte le precauzioni descritte. Alcuni materiali particolarmente delicati o dotati di applicazioni specifiche (come piumini idrorepellenti, abiti da sera tecnici o capi con inserti speciali) richiedono il solo lavaggio a secco, poiché l’immersione in acqua può rovinarli irrimediabilmente . La presenza sulla etichetta di lavaggio del simbolo della bacinella barrata ne sancisce senza eccezioni il divieto.

Inoltre, non bisogna mai lavare insieme ai capi idrorepellenti indumenti molto sporchi (ad esempio quelli usati per il giardinaggio), perché lo sporco eccessivo può contaminare o trasferire residui sulle superfici tecniche, riducendo drasticamente la protezione dal bagnato .

Infine, è fortemente sconsigliato il lavaggio frequente senza reale necessità: l’eccessivo contatto con acqua e detergenti, anche se adeguati, può nel tempo ridurre la durata del rivestimento DWR. Se il capo non presenta odori sgradevoli o macchie evidenti, è meglio limitarsi a un’areazione accurata e a trattamenti localizzati.

Prendersi cura dei propri capi idrorepellenti significa garantirsi protezione, comfort e durata nel tempo durante ogni attività all’aperto. La consapevolezza e la corretta applicazione delle regole di manutenzione fanno la differenza tra un indumento sempre performante e un tessuto completamente compromesso.

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