Usi l’ammoniaca per disinfettare? Ecco perché stai sbagliando e non funziona come credi

L’ammoniaca viene comunemente usata per le pulizie domestiche grazie al suo potere sgrassante, ma se pensi che sia un vero disinfettante, stai commettendo un errore significativo. Contrariamente a quanto si crede, l’ammoniaca non possiede reali proprietà disinfettanti e non è in grado di eliminare efficacemente batteri, virus e altri microrganismi dannosi dalle superfici di casa. Questo equivoco, diffuso anche da tradizioni famigliari, rischia di farci trascurare rischi sanitari importanti, credendo di agire in sicurezza.

Perché l’ammoniaca non è un disinfettante

Chimicamente, l’ammoniaca è una soluzione alcalina composta da azoto e idrogeno diluiti in acqua, caratterizzata da un aroma pungente e fortemente irritante per le vie respiratorie. Tuttavia, la sua azione si limita principalmente alla capacità sgrassante, quindi è molto efficace nel rimuovere macchie di grasso, olii e sporco ostinato da superfici come vetri, piastrelle, fornelli e persino tessuti. Ma l’azione dei composti dell’ammoniaca non ha effetto contro la maggior parte dei germi patogeni presenti nell’ambiente domestico. La letteratura scientifica e il parere degli specialisti del settore sono chiari: “l’ammoniaca non è un disinfettante efficace contro i germi, quindi non è raccomandata per superfici che necessitano una completa disinfezione”.

Utilizzare ammoniaca con la convinzione di sanificare o disinfettare ambienti come bagno, cucina, maniglie, superfici esposte a contaminazione crociata equivale a una falsa protezione contro virus e batteri. Può rendere pulita una superficie dal punto di vista visivo, ma non offre nessuna reale garanzia in termini di sicurezza microbiologica.

I veri rischi dell’uso improprio

Un altro problema spesso sottovalutato riguarda i rischi correlati all’uso domestico dell’ammoniaca. I vapori sono altamente irritanti per occhi e mucose, motivo per cui si consiglia sempre di utilizzarla in ambienti ben ventilati e con guanti. L’ammoniaca va inoltre usata con estrema cautela per evitare danni chimici sia alle superfici che alle vie respiratorie.

La credenza che un forte odore equivale ad una maggiore efficacia antibatterica è scientificamente infondata. L’odore acuto dell’ammoniaca, sebbene sia in grado di allontanare alcuni insetti come scarafaggi e blatte, non elimina la loro presenza in modo definitivo, né elimina i microrganismi patogeni. In merito agli scarafaggi, per esempio, “usare l’ammoniaca serve solo come deterrente olfattivo e non come eliminazione delle colonie già presenti”.

Alternativa: quali prodotti scegliere per la disinfezione

Se lo scopo è quello di ottenere superfici realmente disinfettate, è necessario affidarsi a principi attivi riconosciuti ed efficaci come la candeggina (ipoclorito di sodio), l’alcol etilico a 70%, o prodotti specifici a base di composti quaternari d’ammonio (diversi dall’ammoniaca comune). Questi prodotti sono validati da istituti di controllo sanitario perché realmente distruggono virus, batteri e funghi presenti sulle superfici.

  • La candeggina diluita è la soluzione più usata in ambiente sanitario e domestico per la disinfezione: la sua concentrazione di cloro agisce chimicamente sui microrganismi, distruggendoli con efficacia certificata.
  • L’alcol etilico è pratico per piccole superfici (attenzione: non funziona con tutti i virus e non deve essere troppo diluito).
  • Esistono anche disinfettanti registrati come PMC (Presidio Medico Chirurgico), progettati per scopi specifici, la cui efficacia è garantita da test di laboratorio.

Utilizzare questi prodotti seguendo le istruzioni riportate in etichetta è fondamentale per assicurare una reale igiene ambientale e ridurre la diffusione di malattie infettive.

Ammoniaca: quando, come e perché utilizzarla

Ci sono situazioni in cui l’ammoniaca rappresenta comunque una valida scelta. Le sue proprietà sgrassanti sono utilissime per pulire a fondo pavimenti molto sporchi, piani cottura incrostati, superfici piastrellate, finestre e vetri (grazie al fatto che non lascia aloni). Tuttavia, non bisogna aspettarsi da questo prodotto altro che una pulizia profonda e la rimozione degli odori (incluso quello di urine animali), ma mai la disinfezione.

Per utilizzare correttamente l’ammoniaca e limitare i rischi:

  • Diluirla sempre in abbondante acqua, seguendo le dosi indicate in confezione
  • Evitare il contatto con altre sostanze (mai miscelare con prodotti contenenti cloro come la candeggina, perché la combinazione genera fumi tossici letali)
  • Adoperare guanti e, se possibile, una mascherina per evitare inalazione e contatto diretto
  • Utilizzare solo in ambienti molto areati

Per una vera disinfezione, bisogna rivolgersi a soluzioni specifiche e certificate dal punto di vista microbiologico. L’uso dell’ammoniaca resta confinato nell’ambito di una pulizia profonda e di un supporto per la prevenzione olfattiva contro alcuni insetti, non nella sicurezza sanitaria delle superfici.

Riassumendo, usare l’ammoniaca con lo scopo di disinfettare o sanificare ambienti è una pratica errata e rischiosa: affidati sempre a prodotti e metodiche riconosciute dalla scienza della disinfezione per proteggere davvero salute e spazi domestici.

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