Non usare l’alcol puro: ecco la ricetta corretta per un disinfettante davvero efficace

L’uso improprio dell’alcol puro per la disinfezione delle mani e delle superfici è un errore diffuso, ma ben documentato dalla comunità scientifica e sanitaria internazionale. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, diluire correttamente l’alcol lo rende molto più efficace come agente disinfettante. Una soluzione di sola alcol puro evapora troppo rapidamente e non è in grado di svolgere un’azione virucida e battericida completa: la presenza di una modesta quantità di acqua è fondamentale affinché il prodotto possa penetrare e denaturare efficacemente le proteine e le membrane dei batteri e dei virus, inattivandoli sistematicamente.

Perché non usare alcol puro

Quando si utilizza alcol etilico al 96% o superiore, spesso si commette l’errore di pensare che “più forte è, meglio funziona”. In realtà, l’eccessiva concentrazione causa tre effetti contrari:

  • Evaporazione rapida: l’alcol puro evapora quasi istantaneamente a contatto con la pelle o una superficie, riducendo il tempo di contatto e impedendo il completo abbattimento della carica microbica.
  • Irritazione e secchezza: un prodotto senza emollienti o con concentrazione troppo alta può irritare la pelle e causare secchezza, favorendo microlesioni che rappresentano una porta d’accesso per i patogeni.
  • Inefficacia: la percentuale ottimale di alcool per inattivare virus e batteri è compresa tra il 60% e l’80%. All’interno di questa fascia, l’acqua aiuta a denaturare le proteine dei microorganismi, rallentando l’evaporazione e potenziando l’azione disinfettante.

Per questo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e tutti i principali Enti sanitari raccomandano ricette precise per la produzione di soluzioni disinfettanti, sia per uso domestico che medico, sottolineando la necessità di acqua, glicerina e altri componenti in percentuali ben definite.

Ricetta corretta per un disinfettante efficace

Rispettare le proporzioni raccomandate è determinante per ottenere un prodotto sicuro ed efficiente. Di seguito viene proposta una delle ricette più diffuse e approvate a livello internazionale, utilizzata anche in ambito sanitario, che può essere preparata anche in ambito domestico con ingredienti comuni e facilmente reperibili.

Ingredienti (per 1 litro di soluzione disinfettante)

  • Alcol etilico al 96%: 830 ml
  • Acqua ossigenata al 3%: 40 ml
  • Glicerina (glicerolo) al 98%: 15 ml
  • Acqua distillata (o bollita e raffreddata): quanto basta per arrivare a 1 litro

Procedimento:
Riempire una bottiglia pulita con l’alcol, aggiungere la glicerina e l’acqua ossigenata, quindi completare con acqua distillata fino a ottenere un litro di prodotto. Agitare accuratamente, chiudere ermeticamente e etichettare in modo chiaro il contenuto.

Varianti e precisazioni

Alcune ricette domestiche possono prevedere l’uso di alcol etilico a 95% (per esempio 70 g di alcol, 10 g di glicerina, 20 g di acqua o idrolato) o aggiunta di oli essenziali per profumare o aggiungere lievi effetti lenitivi alla pelle. È fondamentale che, anche con le varianti, la concentrazione finale di alcol resti tra il 60% e l’80%: al di sotto si rischia l’inefficacia, al di sopra diventa irritante e perde parte della sua efficacia disinfettante.

Spiegazione del ruolo degli ingredienti

È importante comprendere la funzione di ogni componente della ricetta raccomandata:

  • Alcol etilico: è il vero agente disinfettante, in grado di inibire e distruggere virus, batteri e microrganismi grazie all’azione denaturante sulle proteine e ai processi di solubilizzazione delle membrane lipidiche.
  • Acqua ossigenata (perossido di idrogeno): non ha un effetto disinfettante primario sulle mani, ma viene aggiunta per eliminare eventuali spore batteriche che potrebbero essere presenti negli ingredienti o nei contenitori.
  • Glicerina: svolge la funzione di emolliente e umettante, proteggendo la pelle dall’eccessivo effetto disidratante dell’alcol. Inoltre, favorisce la permanenza della soluzione sulla cute per il tempo necessario all’azione disinfettante.
  • Acqua distillata: serve per regolare la concentrazione dell’alcol all’interno delle percentuali ottimali e per evitare l’aggiunta di impurità o minerali che potrebbero turbare la stabilità del composto.

Principi scientifici della disinfezione alcolica

Nella letteratura scientifica e nei documenti informativi di organismi come l’OMS, viene chiaramente spiegato che l’alcol denatura le proteine virali e batteriche e disgrega le membrane cellulari lipidiche. Tuttavia, questa denaturazione è massimizzata solo se la miscela contiene una corretta proporzione di acqua. Infatti, la presenza dell’acqua permette all’alcol di penetrare meglio nelle cellule, consentendo una più efficiente distruzione dei patogeni. L’alcol puro, al contrario, tende a solidificare troppo rapidamente lo strato esterno delle cellule, impedendo una penetrazione in profondità e bloccando la completa inattivazione di virus e batteri.

I prodotti realizzati secondo le linee guida OMS offrono il miglior compromesso tra efficacia, tempo di contatto e sicurezza cutanea. Tali soluzioni sono adatte anche per la sanificazione rapida delle superfici domestiche non troppo sporche e per la disinfezione delle mani fuori casa, quando non sia possibile usufruire di acqua e sapone.

Quando usare il disinfettante mani

Il lavaggio con acqua e sapone resta sempre la principale misura di prevenzione, soprattutto quando le mani sono visibilmente sporche. I disinfettanti idroalcolici devono essere impiegati soprattutto in situazioni di emergenza o in luoghi dove non c’è disponibilità di acqua corrente, come mezzi pubblici, uffici, supermercati o spazi collettivi. È comunque fondamentale applicare una quantità sufficiente di prodotto e distribuirlo in modo uniforme su palmo, dorso, dita e spazi tra le dita, lasciando asciugare all’aria senza rimuovere né sciacquare il prodotto.

Alternative e sicurezza

Sebbene le ricette a base di ipoclorito di sodio (candeggina) siano valide per la disinfezione delle superfici, non sono adatte all’uso cutaneo perché troppo aggressive e irritanti, e devono essere accuratamente evitate per l’igiene delle mani. In ogni caso, le miscele fai-da-te vanno sempre preparate con attenzione, igiene e ingredienti correttamente dosati, seguendo le precise proporzioni indicate da fonti autorevoli ed evitando soluzioni improvvisate o non testate.

Infine, è sempre opportuno tenere i prodotti ben chiusi, fuori dalla portata dei bambini, etichettati con chiarezza e lontani da fiamme e fonti di calore, poiché l’alcol è altamente infiammabile.

Seguendo queste indicazioni e adottando un approccio consapevole, è possibile produrre in casa un disinfettante mani davvero efficace e sicuro, alternativo ma complementare alle buone pratiche di igiene quotidiana.

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