Le malattie silenziose rappresentano una delle minacce più subdole per la salute pubblica, poiché spesso evolvono senza sintomi evidenti fino a quando non raggiungono uno stadio avanzato o comportano danni irreversibili. Tra queste si annoverano patologie come il tumore della mammella, il tumore del colon-retto, l’epatite C cronica e alcune malattie metaboliche, tutti disturbi per cui oggi in Italia sono disponibili screening gratuiti e regolarmente organizzati a livello regionale e nazionale.
Perché le malattie silenziose sono così pericolose
Le malattie definite “silenziose” hanno in comune la caratteristica di essere spesso asintomatiche nelle prime fasi: ciò significa che chi ne è colpito può non accorgersi di nulla fino a quando la patologia non è già avanzata. Un esempio paradigmatico è rappresentato dall’epatite C cronica, una condizione che può condurre per anni a un danno epatico anche severo prima che compaiano segnali d’allarme. Altrettanto insidiosi sono i tumori del colon-retto e della mammella, in cui il tumore può crescere lentamente e diventare diagnosticabile solo a stadi avanzati, quando le possibilità terapeutiche sono ridotte e la prognosi è più severa.
Per questi motivi la prevenzione primaria e, soprattutto, la prevenzione secondaria tramite attività di screening sono fondamentali per ridurre morbilità e mortalità. Gli screening si basano su test rapidi, mirati a individuare la malattia o le sue fasi precoci in soggetti apparentemente sani, offrendo così la possibilità di un intervento tempestivo.
Quali screening gratuiti sono disponibili in Italia e quando effettuarli
Nella maggior parte delle regioni italiane, sono previsti programmi organizzati di screening per le patologie oncologiche e alcune infezioni virali. L’attuazione di questi programmi segue linee guida nazionali e regionali ed è regolata da precisi intervalli di età e periodicità.
In tutte queste situazioni, essere tempestivamente identificati come “a rischio” o con malattia in fase iniziale significa poter accedere a interventi terapeutici meno invasivi, ma più efficaci, con una prognosi radicalmente diversa rispetto a chi riceve la diagnosi in fase avanzata.
L’importanza della chiamata attiva e la partecipazione agli screening
La maggior parte degli screening gratuiti regionali avviene tramite il sistema della “chiamata attiva”: ciò significa che la cittadinanza viene contattata direttamente tramite invito spedito a casa, con tutte le indicazioni pratiche per fissare appuntamento o partecipare alle giornate previste. L’obiettivo delle autorità sanitarie è massimizzare la partecipazione, dato che l’efficacia degli screening su vasta scala dipende direttamente dall’adesione della popolazione target.
In caso di mancato ricevimento dell’invito, è sufficiente rivolgersi alla propria azienda sanitaria di competenza per verificare la posizione e fissare gratuitamente l’esame. I test sono organizzati nei presidi territoriali, in strutture facilmente raggiungibili, e non richiedono impegnativa medica né oneri a carico dell’utente.
È importante sottolineare che:
Tuttavia, la recente esperienza nel programma HCV, con una copertura che ha raggiunto appena l’11% della popolazione bersaglio (35-55 anni), conferma l’esigenza di maggior informazione e sensibilizzazione.
Quali fasce di popolazione dovrebbero prestare particolare attenzione
Se le donne tra 50 e 74 anni sono il gruppo di riferimento per la mammografia, uomini e donne dai 50 ai 74 anni rappresentano invece il target principale per lo screening sul colon-retto. Nel caso dell’epatite C, la priorità viene data alle coorti di nascita storicamente esposte a maggior rischio, come chi ha subito trasfusioni prima dell’introduzione dei test di sicurezza, chi fa uso di stupefacenti o unguenti per tatuaggi in contesti non controllati.
Non bisogna tuttavia trascurare altre condizioni che possono essere oggetto di screening su base individuale, soprattutto in presenza di fattori di rischio genetici o anamnestici (familiarità per tumori, precedenti polipi, patologie croniche).
Quando effettuare lo screening
Gli inviti vengono schedulati secondo precise cadenze:
- Per la mammografia, ogni 2 anni fra 50 e 74 anni.
- Per il colon-retto, ogni 2 anni fra 50 e 74 anni, con estensioni locali fino a 79 anni in alcuni territori.
- Per l’epatite C, una volta almeno nella vita per chi appartiene alle coorti indicate o ricade tra le categorie a rischio.
Aderire all’invito tempestivamente può fare la differenza tra una diagnosi precoce e trattabile e una malattia avanzata. Non va mai sottovalutata l’importanza delle misure di prevenzione secondaria su ampia scala.
Tra i fattori che possono ridurre l’adesione vi sono paura, carenza di informazione o la sottovalutazione del rischio individuale. Rafforzare la cultura della prevenzione e la fiducia nelle attività di controllo periodico è quindi essenziale, anche grazie al coinvolgimento dei medici di medicina generale e delle associazioni di pazienti.
In conclusione, le campagne di screening gratuite rappresentano uno strumento cardine per la salute collettiva e individuale: non solo consentono di identificare e trattare precocemente le malattie silenziose, ma contribuiscono a rafforzare la consapevolezza e il senso di responsabilità sanitaria di ogni cittadino. Utilizzare questi strumenti significa proteggere sé stessi e la comunità, garantendo un futuro più sicuro e meno esposto a rischi evitabili.