Le infezioni cutanee rappresentano una classe molto eterogenea di patologie che interessano la pelle e i suoi annessi, potenzialmente causate da diversi tipi di agenti patogeni come batteri, funghi, virus o parassiti. Questo tipo di infezioni può colpire persone di ogni età e spesso si sviluppano in seguito a piccoli traumi della pelle, lesioni, condizioni predisponenti (ad esempio, diabete e immunodepressione), oppure sovrapposizioni di altri problemi dermatologici. Una conoscenza dettagliata delle tipologie più comuni e delle loro caratteristiche è fondamentale per riconoscerle tempestivamente e avviare le cure più appropriate.
Le infezioni cutanee di origine batterica
Tra le più diffuse infezioni cutanee ci sono quelle di origine batterica. Queste sono particolarmente frequenti nei mesi più caldi e umidi, e tendono a essere favorite da condizioni di igiene non ottimali, piccoli tagli o escoriazioni, ma anche da alcune patologie croniche della cute.
I principali tipi includono:
- Impetigine: è la manifestazione batterica superficiale più comune, soprattutto in età pediatrica. Si presenta con vescicole o pustole che lasciano croste giallastre tipiche della malattia. È una patologia estremamente contagiosa e colpisce di frequente il viso e le estremità. I principali responsabili sono lo Staphylococcus aureus e lo Streptococcus pyogenes.
- Ectima: infezione batterica più profonda rispetto all’impetigine, caratterizzata da ulcerazioni cutanee ricoperte da croste dure. Spesso colpisce persone con scarsa igiene o immunodepresse.
- Follicolite: infiammazione a carico dei follicoli piliferi, solitamente dovuta a batteri come lo Staphylococcus aureus. Può presentarsi con pustole localizzate nelle aree pilifere come dorso, natiche o arti.
- Erisipela e cellulite: entrambe interessano strati più profondi della cute. L’erisipela coinvolge anche i vasi linfatici ed è caratterizzata da una chiazza rossa, calda e dolente, mentre la cellulite si distingue per un’infiammazione più diffusa del grasso sottocutaneo. Entrambe possono causare sintomi sistemici come febbre e malessere generale, e richiedono un trattamento tempestivo con antibiotici.
- Fascite necrotizzante: fortunatamente rara ma estremamente grave, questa infezione colpisce rapidamente i tessuti profondi e può avere conseguenze letali senza un intervento medico immediato.
Micosi cutanee e infezioni fungine
Un altro gruppo molto comune di infezioni coinvolge i funghi patogeni, responsabili delle cosiddette micosi cutanee. Queste colpiscono in particolare le zone umide e calde del corpo e sono favorite da sudorazione, uso prolungato di scarpe o abiti stretti, e ambienti comunitari come piscine e palestre.
- Dermatofitosi: comprende diverse condizioni come la tinea pedis (piede d’atleta), tinea corporis (corpo), tinea capitis (cuoio capelluto) e tinea cruris (inguine). I dermatofiti sono funghi che si nutrono di cheratina ed erodono facilmente lo strato superficiale della cute, delle unghie e dei capelli.
- Candidosi cutanea: causata dalla Candida albicans, è frequente nelle aree intertriginose (in cui la pelle si piega e si sovrappone, ad esempio inguine, ascelle, sottomammario).
- Pitiriasi versicolor: una discromia superficiale dovuta alla Malassezia, che provoca chiazze di colore chiaro o scuro tipiche su tronco e spalle.
- Onicomicosi: interessa le unghie di mani e piedi, rendendole ispessite, friabili e opache.
Altre infezioni cutanee: virali e parassitarie
Oltre a batteri e funghi, la pelle può essere colonizzata da virus e parassiti responsabili di quadri clinici specifici:
Infezioni virali
- Herpes simplex: noto per l’herpes labiale, può anche interessare i genitali. Si presenta con piccole vescicole dolorose e tende a recidivare.
- Herpes zoster: deriva dalla riattivazione del virus della varicella (Varicella Zoster Virus) ed è noto anche col nome di “fuoco di Sant’Antonio”; causa un’eruzione cutanea dolorosa in fasce tipiche sul corpo.
- Verruche: causate dal Papillomavirus umano, possono comparire su mani, piedi e altre parti del corpo.
Infestazioni parassitarie
- Scabbia: dovuta all’acaro Sarcoptes scabiei, si manifesta con prurito intenso, soprattutto notturno, e la comparsa di piccoli segni cutanei lineari. La trasmissione avviene per contatto stretto.
- Pediculosi (pidocchi): interessa soprattutto il cuoio capelluto ma può coinvolgere sopracciglia, ciglia, pube. I pidocchi si insediano al margine dei peli e si nutrono di sangue, causando prurito intenso.
Prevenzione e trattamento delle principali infezioni cutanee
La prevenzione riveste un ruolo centrale nel limitare la diffusione delle infezioni dermatologiche. Buone pratiche igieniche, una corretta gestione delle lesioni cutanee e la tempestiva attenzione ai sintomi sono fondamentali. Ecco alcuni comportamenti che limitano il rischio di contagio e complicanze:
- Mantenere la pelle sempre pulita ed asciutta, specie nelle aree corporee più soggette a sudorazione e sfregamento.
- Curare tempestivamente tagli, graffi e ferite, evitando di grattarsi e peggiorare le lesioni.
- Utilizzare prodotti per l’igiene personali e non condividere asciugamani, rasoi e indumenti, soprattutto in ambienti collettivi.
- Indossare calzature adeguate in ambienti umidi pubblici (docce, piscine, palestre), per prevenire le micosi.
- Monitorare eventuali sintomi persistenti (arrossamenti, eruzioni, prurito, dolore, comparsa di croste o vescicole) e rivolgersi prontamente al medico specialista per una valutazione accurata in caso di dubbio.
I trattamenti variano a seconda della causa:
- Antibiotici topici o sistemici per le infezioni batteriche.
- Antimicotici in crema, polvere, smalto o per via orale nelle micosi.
- Farmaci antivirali specifici per herpes simplex e herpes zoster.
- Antiparassitari topici o in polvere per scabbia e pidocchi.
- In alcuni casi, terapie fisiche come la crioterapia per alcune verruche virali.
Una diagnosi precoce è decisiva per evitare l’estensione e la cronicizzazione delle infezioni, nonché per scongiurare conseguenze più serie come infezioni sistemiche o cicatrici cutanee permanenti.
Le infezioni cutanee rappresentano quindi una realtà estremamente varia e diffusa, con manifestazioni cliniche che vanno da semplici lesioni localizzate fino a quadri sistemici potenzialmente gravi. Il riconoscimento accurato e la scelta della terapia più adatta sono affidati al medico, che può stabilire quando sia sufficiente una cura locale o quando si renda necessario un trattamento più aggressivo e prolungato.