Umidità in casa: i segnali comuni da non trascurare prima di comprare

Quando si valutano gli immobili da acquistare, riconoscere i segnali di umidità è fondamentale per evitare problemi strutturali, sanitari ed economici futuri. L’umidità, spesso sottovalutata, può compromettere la qualità dell’ambiente domestico, incidendo sia sulla salute degli abitanti sia sulla durabilità dei materiali costruttivi. Prima di prendere una decisione d’acquisto, è essenziale una valutazione accurata, osservando dettagli e indizi che possono rivelare la presenza di umidità nascosta.

I principali segnali di umidità da osservare

Durante la visita di una casa, ci sono alcuni indicatori che devono essere esaminati attentamente:

  • Condensa visibile: la presenza di goccioline d’acqua su finestre, pareti, tubazioni o specchi è tra i segnali più evidenti di eccesso di umidità. La condensa tende ad accumularsi nei punti in cui l’aria calda e umida incontra superfici fredde, specialmente nei mesi invernali o in ambienti scarsamente ventilati. Se le finestre sono costantemente appannate o bagnate, può essere un campanello d’allarme per problemi di isolamento o ventilazione inefficace.
  • Odori di muffa e umido: un odore pungente, caratteristico della muffa o della terra bagnata, spesso persiste anche dopo i tentativi di arieggiare l’ambiente. L’odore è un sintomo della presenza di muffa, che prospera dove il tasso di umidità è elevato. Questa fragranza sgradevole si può avvertire soprattutto entrando dopo molto tempo che la casa è rimasta chiusa, o in ambienti come cantine e bagni poco ventilati.
  • Macchie scure e crescita di muffe: la muffa visibile appare come macchie nere, verdastre o biancastre su pareti, soffitti, pavimenti e negli angoli degli ambienti. Può proliferare soprattutto in luoghi nascosti come dietro mobili, sotto tappeti o vicino agli infissi. La sua presenza è da non sottovalutare, non solo per il danno estetico ma soprattutto per le possibili conseguenze sulla salute.
  • Vernice scrostata o carta da parati sollevata: nelle aree soggette a umidità, la vernice può sollevarsi, mostrare bolle o distaccarsi completamente. Anche la carta da parati tende a staccarsi o a gonfiarsi nelle zone più umide, segno che le pareti sottostanti trattengono troppa acqua.
  • Deformazioni del legno: porte, finestre, pavimenti e mobili in legno possono risultare deformati, gonfi o presentare crepe a causa dell’assorbimento di acqua. Questi segnali si manifestano soprattutto nei materiali non adeguatamente trattati o privi di protezione contro l’umidità.
  • Intonaci e pitture freschi nelle zone basse del muro: durante la visita, fate attenzione se alcune pareti, soprattutto nelle zone verso il pavimento, sembrano appena ritoccate. Spesso, interventi di rifinitura localizzata possono essere tentativi di mascherare un problema di infiltrazione o risalita capillare.
  • Pareti in cartongesso o contropareti recenti: in sistemi costruttivi interni, l’impiego improvviso di cartongesso o controsoffitti potrebbe essere stato effettuato per coprire muri danneggiati dall’umidità. Un modo rapido per valutarne la presenza è battere sulle pareti e ascoltare se il suono risulta vuoto, segno di una copertura non originale dell’involucro murario.

Zone a rischio e fattori ambientali

Le case possono essere più o meno esposte a problemi di umidità a seconda di diversi fattori ambientali:

  • Piano terreno o seminterrato: immobili al piano terra, seminterrati o in zone poco ventilate sono naturalmente più esposti a infiltrazioni o risalite d’acqua dal suolo.
  • Orientamento dell’edificio: pareti esposte a nord o zone d’ombra prolungata agevolano la formazione di umidità, poiché ricevono meno sole e più difficilmente si asciugano.
  • Presenza di giardini o terreno spesso bagnato vicino ai muri esterni: la vegetazione troppo attaccata alla casa, terrazzamenti, o pendenze del terreno verso l’edificio facilitano l’accumulo di acqua alla base dei muri con rischio di infiltrazione.
  • Clima locale: abitazioni in zone con forte escursione termica o intense precipitazioni presentano statisticamente più problemi di umidità.

Durante il sopralluogo, soffermarsi soprattutto su questi ambienti aiutando la valutazione con la presenza di macchie, odori, condense o interventi edilizi sospetti.

L’importanza del sopralluogo e delle condizioni abitative

Spesso chi acquista la casa si fida delle prime impressioni o delle rassicurazioni dei venditori. Tuttavia, questi potrebbero aver appena arieggiato l’appartamento o mascherato i problemi di umidità. È consigliabile effettuare più visite in orari e condizioni diverse, osservando i dettagli con attenzione. Qualora si riscontrassero odori forti o persistenti, è buona norma chiedere di visionare l’immobile a finestre chiuse e con eventuali impianti di riscaldamento acceso, specialmente nelle nuove costruzioni, per rilevare in modo più efficace la presenza di umidità.

Attenzione particolare va riservata a:

  • Soffitti e angoli: sono parti dove l’umidità si accumula più facilmente e può passare inosservata se non osservata da vicino.
  • Finestre e infissi: controllare gli spazi attorno agli infissi alla ricerca di segni di acqua, scrostature, opacità sui vetri.
  • Tessili e tappezzerie: annusare tappezzerie, tende, cuscini e materassi può rivelare odori di muffa che segnalano problemi non immediatamente visibili.

Riscontrando anche uno solo di questi elementi, è fondamentale approfondire l’indagine prima di formalizzare l’acquisto.

Implicazioni sulla salute e costi nascosti

I problemi di umidità non riguardano solo l’estetica di una casa o il suo valore di rivendita. L’umidità e la muffa sono connesse a rischi significativi per la salute degli abitanti:

  • Disturbi respiratori e allergie: l’inalazione di spore di muffe può aggravare allergie, asma, sinusiti e generare irritazioni agli occhi e alle vie respiratorie, colpendo particolarmente bambini, anziani e persone immunodepresse.
  • Problemi dermatologici: esposizioni prolungate possono causare o peggiorare dermatiti da contatto e altre affezioni cutanee.

Dal punto di vista economico, i costi di rimedio possono essere molto elevati. Interventi di impermeabilizzazione, rifacimento di intonaci, coibentazione degli ambienti, installazione di sistemi di ventilazione forzata o l’adozione di deumidificatori professionali rappresentano una spesa importante e non sempre risolutiva. La mancata identificazione dei problemi all’atto dell’acquisto potrebbe obbligare il nuovo proprietario a ristrutturazioni onerose, anche di tipo strutturale, non previste nel budget iniziale.

Un controllo tecnico specialistico, eventualmente svolto da professionisti muniti di strumenti per la misurazione strumentale dell’umidità, si rivela un investimento molto saggio prima dell’acquisto. In fase di trattativa, la scoperta di problematiche di umidità può anche rappresentare una leva per la rinegoziazione del prezzo o per chiedere interventi di bonifica prima di procedere al rogito.

In conclusione, prestare la massima attenzione ai segnali comuni di umidità permette di fare una scelta d’acquisto informata, garantendo un ambiente sano e proteggendo il proprio investimento a lungo termine.

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